Il regolamento dell’associazione come lo statuto ed altri documenti possono essere visionati nell’area downloads
L'Associazione Italiana Naturalisti ?nata a Torino nel 1974 ed ha come
scopi la tutela professionale dei Naturalisti, la loro migliore preparazione e
qualificazione e, pi?in generale, la diffusione della cultura naturalistica.
Possono fare parte dell'Associazione (Soci) i laureati in Scienze Naturali e
gli studenti iscritti al corso di Laurea in Scienze Naturali.
Possono aderire all'Associazione (Aderenti) tutti coloro che , pur non essendo
laureati o studenti in Scienze Naturali, ne condividono le finalit?
I Soci vengono raggruppati nelle seguenti categorie:
Docenti di ogni ordine e grado;
Laureati dipendenti o liberi professionisti
Studenti e non laureati.
I Soci devono possedere una buona preparazione naturalistica e un'assoluta
integrit?professionale e devono impegnarsi a non utilizzare la propria
capacit?professionale a fini speculativi e ad operare nel massimo rispetto
dell'integrit?dell'ambiente.
L'A.I.N. si articola in sezioni.
Nel dicembre 1996 l'A.I.N. ?entrato a far parte della Consulta del CNEL per
le Associazioni non tutelate da Albo Professionale
All'interno dell'Associazione ?stato costituito il Repertorio Nazionale Soci
Esperti (R.N.S.E.).
Questo repertorio, che ?parte integrante dell'A.I.N., raggruppa i Soci che
possiedono significativi curriculum professionali.
L'ammissione a questo repertorio avviene a insindacabile giudizio di una specifica
commissione tecnica previo richiesta scritta e presentazione di documentazione
curriculare degli interessati.
L'A.I.N. da diversi anni si ?attivata per la creazione dell'Ordine Nazionale
dei Naturalisti mediante la presentazione di diverse proposte di legge in tal senso.
CAMPI D'INTERVENTO DEL NATURALISTA
Nel passato il ruolo del Naturalista ?stato fondamentalmente quello di
studioso di storia naturale che aveva il compito di descrivere e osservare gli
"oggetti" della natura.
Ai nostri giorni ?divenuto evidente come qualsiasi intervento dell'uomo
sul territorio non possa prescindere dalla conoscenza degli elementi che compongono
l'ambiente e di come questi interagiscano fra loro.
In questo specifico ambito il Naturalista ha trovato un nuovo spazio come
professionista che si occupa degli elementi naturali del territorio, delle sue
strutture e delle dinamiche degli ecosistemi.
L'A.I.N. segue questa maturazione culturale e professionale dei suoi Associati,
mantenendo inoltre un continuo dialogo con le facolt?di Scienze Naturali
e promuovendo occasioni di incontri e scambi di conoscenze mediante lezioni,
seminari e convegni finalizzati al continuo aggiornamento e riqualificazione
professionale dei suoi Associati.
Si possono individuare diverse aree di intervento ove il Naturalista attualmente
esercita la sua professione: la gestione, la tutela e il recupero dell'ambiente,
la pianificazione territoriale, l'insegnamento delle scienze naturali e l'educazione
ambientale, il settore dei beni culturali.
L'A.I.N. ha sempre cercato di valorizzare il tratto caratterizzante del Naturalista
che consiste nell'essere in grado di integrare gli aspetti biologici e abiologici
dell'ambiente nell'esercizio della sua professione.
La sua preparazione interdisciplinare gli permette di abbracciare le problematiche
ambientali in un insieme unitario, dove ogni singola componente ?
suscettibile di approfondimenti.
In una veste di "ecologo di base" il Naturalista ?capace di leggere i
segni significativi dell'ambiente e di collaborare con gli altri specialisti
per poi progettare correttamente gli interventi necessari.
Nella veste di specialista fornisce la sua consulenza per analisi faunistiche,
vegetazionali, delle dinamiche degli ecosistemi.
Il Naturalista osserva e descrive gli elementi che compongono i sistemi naturali
e traduce le osservazioni per mezzo di espressioni che definiscono la qualit?
e la quantit?di cio` che viene rilevato; le osservazioni cos?
oggettivate divengono strumenti utili in sede di pianificazione territoriale, di
gestione ambientale di studio di V.I.A., di progettazione di opere di ingegneria
naturalistica, ecc.
Sempre nella corretta gestione del territorio non vanno trascurati inoltre i vari
sistemi di biomonitoraggio a disposizione del Naturalista.
Anche la diffusione della cultura naturalistica e dell'educazione ambientale fanno
parte degli scopi dell'A.I.N.
L'insegnamento delle scienze naturali ha sempre costituito uno degli sbocchi
professionali tradizionali del naturalista; oggi a questa opportunit?
professionale si aggiunge quella di educatore che si rivolge a gruppi di et?
diversa da quella scolastica.
Infatti l'educazione ambientale va assumendo importanza sempre maggiore sia come
disciplina di base per i soggetti in et?scolare che come esigenza di
conoscenza personale per gli adulti.
Questi ultimi chiedono sempre pi?occasioni che permettano loro di accostarsi
alle problematiche ambientali, per acquisire la cultura indispensabile e porsi
in modo corretto nei comportamenti quotidiani di rapporto con l'ambiente, per
poter esprimere giudizi pi?competenti ed effettuare scelte pi?libere e
responsabili.
Nel settore della tutela e gestione dei beni culturali il Naturalista, sempre
mantenendo un approccio di tipo ecosistemico, interviene a diversi livelli quali
ad esempio come esperto di biodeteriogeni sulle opere d'arte, come palinologo
negli scavi archeologici; come consulente per parchi storici e nella gestione
degli orti botanici.
Sicuramente un ruolo a lui pi?confacente, grazie alle sue specifiche
preparazioni tassonomiche, appare l'attivit?presso le strutture museali,
sia nella predisposizione e catalogazione delle raccolte che, pi?in generale,
nella gestione e fruizione didattica delle strutture museali stesse.