| T O P I C R E V I E W |
| adriano |
Posted - 21/04/2005 : 22:45:42 Adriano Nese Titolo della tesi: “Interventi di Ingegneria Naturalistica per la mitigazione di impatti ambientali. Ambito di intervento: infrastrutture viarie”. Relatore: Prof. Roberto Ajassa Università degli Studi di Torino Correlatori: Dott. Paola Molina Arch. Marta Petruzzelli (Servizio Valutazione Impatto Ambientale della provinciadi Torino)
La costruzione di un’infrastruttura viaria in un qualsiasi contesto territoriale, apporta sulle componenti ambientali e paesaggistiche una serie di impatti, mitigati attraverso la messa in opera di interventi di mitigazione predisposti direttamente dal progettista dell’infrastruttura viaria stessa. Spesso però questi interventi vengono concepiti come semplici opere da porre in atto solo alla fine del lavoro di progettazione, per limitare gli effetti negativi apportati dalla costruzione dell’opera sull’ambiente. Non vengono invece pensati come parte integrante e funzionale del progetto stesso, in modo tale da permettere alla nuova infrastruttura viaria di relazionarsi e integrarsi meglio con l’ambiente e il paesaggio. La finalità del lavoro che ho svolto, è stata quella di individuare una metodologia di lavoro per la progettazione degli interventi di mitigazione della nuova viabilità, mediante l’utilizzo di tecniche e materiali di Ingegneria Naturalistica. In particolare si è fatto riferimento alla Provincia di Torino analizzando casi concreti di progetti di infrastrutture viarie sottoposti alle procedure ai sensi della L.R. 40/98 (procedure che determinano la compatibilità ambientale dell’opera), proponendo interventi di Ingegneria Naturalistica per mitigare gli impatti derivanti dalla costruzione delle nuove infrastrutture, puntando alla riqualificazione dell’ambiente e al miglioramento dell’inserimento paesaggistico. Per questo nella tesi sono state realizzate delle Schede progettuali tipo, che trattano ad esempio di svincoli stradali, barriere acustiche, passaggi per la fauna, ecc. costruiti con l’ausilio di tecniche e materiali di Ingegneria Naturalistica. Lo studio si è svolto attraverso tre fasi: l’analisi dei vari aspetti programmatici, progettuali ed ambientali dei progetti di infrastrutture viarie sottoposti alla L.R.40/98 presi come casi studio, la ricerca sulle tecniche e materiali di Ingegneria Naturalistica e sulle potenzialità di applicazione nell’ambito delle opere di mitigazione, infine l’individuazione e la proposizione sotto forma di schede progettuali di esempi pratici di interventi di mitigazione. Nelle schede si tenuto sia della morfologia del paesaggio, che della vegetazione e delle valenze estetiche delle aree studiate, in modo tale da valutare per ogni opera l’intervento di Ingegneria Naturalistica più idoneo. Il testo completo del lavoro si può richiedere all'indirizzo adrianonese@virgilio.it
Edited by - adriano on 04/21/2005 22:49:21
Edited by - adriano on 04/21/2005 22:52:03 |
| 6 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
| plolo |
Posted - 16/05/2005 : 14:29:01 dipende da come 6 fatto e da cosa vuoi fare nella vita: 6 un tecnico e t piacerbbe lavorare come tecnico ambientale o t piace la didattica. io t posso dire 1 pò di commenti sulle SIS. In totale sono 1 anno e mezzo (x' iniziano a novembre d 1 anno e finiscono a maggio del II anno) ho conosciuto gente che le faceva lavorando, x le graduatorie x me non è impossibile entrarci, t fai 1 pò di supplenze e poi la cattedra fissa arriva, diciamo che con la SIS hai 1 buona spinta in + x' scavalchi (m dispiace x loro) i normali abilitati...c'è per caso qualche associato che ha fatto la SIS, anche a me piacerebbe saperne di +.
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| Anacreon |
Posted - 16/05/2005 : 00:36:04 Scusate l'off topic, ma visto che si parla di lavoro, volevo chiedere cosa ne pensate delle S.S.I.S.? E secondo voi è una buona idea quella di intraprendere la carriera di insegnante di scienze/matematica nella scuola media inferiore?
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| Morrison73 |
Posted - 13/05/2005 : 10:46:18 giusto per avere un idea dei campi d'intervento del naturalista che sono tra i più vari basta guardare agli abstract messi finora.
Bisognerebbe solo ci facessero lavorare...
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| FilippoFI |
Posted - 12/05/2005 : 10:30:34 Master di primo livello in Conservazione e Gestione della Fauna Terrestre A.A. 2003-2004 Dott. Filippo Favilli “Valutazione dell’impatto antropico e della fauna selvatica all’interno della Foresta dell’Acquerino tramite la determinazione dei principali parametri chimico-fisici del suolo”
Il progetto svolto durante il tirocinio effettuato presso l’Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo−MIPAF di Firenze, ha avuto come obbiettivo la preparazione di un progetto volto a valutare l’impatto antropico e della fauna selvatica sulle specie legnose e sul suolo all’interno della Foresta dell’Acquerino, lungo due itinerari all’interno della Riserva Naturale Biogenetica Acquerino (PT) e della Riserva Naturale Acquerino−Cantagallo (PO). Le analisi sui campioni di suolo hanno preso in considerazione i principali parametri chimico-fisici del suolo in ambito forestale (pH, umidità, nitrati, nitriti, ammonio scambiabile, fosforo totale e assimilabile, permeabilità e massa volumetrica apparente). Lungo i due itinerari sono stati prelevati 9 campioni per ogni stazione, sia nel suolo disturbato che in quello indisturbato , per un totale di 72 campioni (4 stazioni suolo disturbato, 4 stazioni suolo indisturbato), e confrontati tra di loro. L’impatto sulle specie legnose è stato effettuato tramite riprese video e fotografie. I risultati serviranno per mostrare le eventuali differenze nei parametri presi in considerazione tra i suoli sottoposti ad ampio passaggio e pascolamento e quelli ritenuti non disturbati. Ulteriori sviluppi del progetto verteranno sull’analisi di nuovi campioni prelevati in stagioni differenti, per meglio identificare la dinamica dei parametri chimici durante l’anno, su stime di presenza degli ungulati tramite segni di presenza visibili (fatte, grufolamenti, bagni di fango, scortecciamenti e brucature), censimenti notturni al bramito e da punti di vantaggio.
Il lavoro sarà concluso con lo svolgimento della Tesi di Laurea Specialistica in Conservazione e Gestione della Natura curriculum Risorse Faunistiche (Dicembre 2005) Il lavoro completo può essere richiesto a favilli@issds.it
Dott. Filippo Favilli Naturalista 3289622686 |
| Anacreon |
Posted - 29/04/2005 : 21:30:03 Alberto Mariotti Tesi di Laurea in Igiene Ambientale Relatori: Prof. Giuseppina Sigari, Dott.ssa Donatella Panatto Correlatore: Prof. Daniela Rossi Università degli Studi di Genova Titolo della tesi: "Concentrazione del Radon-222 nelle civili abitazioni della provincia di Genova: valutazione della dose assorbita e del rischio relativo."
Obiettivo della presente ricerca è stato quello di valutare, attraverso la determinazione della concentrazione media del radon nelle civili abitazioni della provincia di Genova, le variabili che la influenzano e la dose assorbita dalla popolazione. I valori riscontrati sono stati utilizzati per la valutazione del rischio radioattivo e di conseguenza per individuare le misure di prevenzione primaria più idonee. A tale scopo, nel periodo Novembre 2003 – marzo 2004, sono state analizzate 152 abitazioni con annessi locali interrati e seminterrati per un totale di 452 analisi. Per lo svolgimento della presente tesi ci si è avvalsi della collaborazione di volontari residenti in vari comuni della provincia di Genova. Le principali caratteristiche di ogni abitazione sono state acquisite mediante un questionario, nel sono state prese in considerazione le seguenti variabili: a) fattori correlati direttamente alla presenza dei precursori nel terreno e nei materiali da costruzione; b) fattori legati al grado di ventilazione. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza: 1) un inquinamento di media entità nelle abitazioni della provincia di Genova; 2) l’importanza delle variabili note che influenzano la concentrazione di questo gas all’interno degli ambienti confinati; 3) un impatto modesto sulla salute della popolazione anche nelle abitazioni che superano il valore di attenzione di 150 Bq/m3. In tali edifici si consiglia di aumentare il grado di ventilazione per abbassare la concentrazione di radonn-222 indoor.
Il testo integrale può essere richiesto al seguente indirizzo: albemar75@virgilio.it
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| Morrison73 |
Posted - 23/04/2005 : 10:34:57 Alfredo Cretella
Tesi di Laurea in Zoologia dei Vertebrati relatore Prof. Orfeo Picariello Università degli Studi di Napoli Federico II.
Titolo della tesi "Anfibi e rettili della provincia di Caserta"
Nell'ambito del progetto Atlante erpetologico Italiano della SHI (Societas Herpetologica Italica), un censimento delle popolazioni di anfibi e rettili della provincia di Caserta. Il lavoro è stato svolto tutto sul campo nell'arco di 2 anni (1996-98), per prima cosa è stata definita una scheda di segnalazione, che tiene conto non solo delle informazioni geografiche ma anche di alcuni parametri ecologici. Sono state quindi effettuate circa 160 missioni sul campo della durata di un’intera giornata (più alcune uscite notturne in particolare per Hyla intermedia e Bufo Viridis): in ogni ambiente visitato sono stati misurati dati climatologici, quali temperatura dell’aria e dell’acqua, umidità, altitudine e condizioni meteorologiche; ogni località inoltre è stata localizzata su tavoletta IGM 1:50.000. Gli Anfibi sono stati attivamente ricercati nei canali, e negli altri ambienti umidi specialmente nella piana del Volturno e per lo più durante il periodo riproduttivo. I Rettili acquatici sono stati ricercati in tutti gli ambienti umidi, mentre i Sauri ed i Serpenti sono stati osservati sui bordi delle strade, in vicinanza di abitazioni e in diverse zone asciutte, specialmente in collina e in montagna. Ciascun animale è stato momentaneamente catturato, identificato e subito rilasciato in loco. Tutti i dati cosi ottenuti sono stati tabulati mediante database Microsoft Access 7.0 per Windows che permette l’immediata fruibilità degli stessi sotto forma di tabelle strutturate, sono stati inoltre elaborati dei grafici relativi alla percentuale di osservazioni nei vari habitat mediante Microsoft Excel 7.0. Per ogni località censita si sono rilevate le coordinate U.T.M. utilizzando le tavolette 1:50.000 in quanto il reticolo U.T.M. è quello utilizzato ufficialmente nei censimenti faunistici della Comunità Europea: il reticolo da noi utilizzato è costituito da maglie di 10 km di lato.
Il territorio della provincia è stato suddiviso in 44 quadranti U.T.M. 10x10 km su cui sono stati tabulati i rilievi faunistici: un cerchietto nero all’interno di una maglia del reticolo indica la presenza in essa della specie considerata.
All'epoca si segnalò almeno una specie in ognuna delle 44 maglie del reticolo U.T.M.
Quasi tutte le osservazioni sono state effettuate al di sotto dei 200 m s.l.m. in quanto la provincia è quasi completamente costituita dalla piana del Volturno, che è stata da noi intensamente battuta.
Si tratta dei primi dati in assoluto per la provincia di caserta (esistevano precedentemente solo alcune segnalazioni risalenti agli anni 80), tra le scoperte più interessanti da segnalare una popolazione a quanto pare isolata di lucertola muraiola Podarcis muralis (presente invece sul matese ma non nella piana del Volturno) a quanto pare limitata al solo lago di Corree (un laghetto vulcanico facente parte dell'apparato vulcanico di Roccamonfina).
il testo integrale puo essere richiesto al seguente indirizzo e-mail
alfredocret@aliceposta.it
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